Tredicesima e quattordicesima più alte, le somme: a chi spettano e quando

Buone notizie per i lavoratori e i pensionati italiani: la tredicesima e la quattordicesima saranno più alte nel 2023.

foglio INAIL
foglio INAIL – oipamagazine.it

All’atto dell’approvazione del Governo Meloni alla riduzione del carico fiscale, come precedentemente discusso, sono stati apportati conguagli, tra cui le modifiche alle somme stanziate per la tredicesima e quattordicesima mensilità nella Legge di Bilancio 2023.

Sebbene non significativi, gli aumenti proposti potrebbero rivelarsi vantaggiosi per molti contribuenti, che aspettavano questi aumenti da diverso tempo.

Tredicesima e quattordicesima: cosa sono e perché dell’aumento

I mesi aggiuntivi noti come tredicesima e quattordicesima mensilità vengono assegnati sia ai dipendenti che ai pensionati, con gli aumenti a partire da luglio, e aggiunti ai loro stipendi regolari.

Gli importi percepiti quest’anno saranno leggermente più alti del solito, come detto, a causa della riduzione delle detrazioni fiscali attuata dalla Manovra 2023.

Tredicesima e quattordicesima
Tredicesima e quattordicesima-oipamagazine.it

Si è discusso di una proposta di riduzione fiscale del 3% per le persone fisiche che guadagnano fino a 25.000 euro, che equivalgono a uno stipendio lordo di 1.923 euro al mese.

Inoltre, è stata suggerita una riduzione del 2% per chi ha un reddito compreso tra 25.000 e 35.000 euro, ovvero uno stipendio mensile lordo fino a 2.692 euro.

Se attuato, questo cambiamento comporterebbe un modesto aumento della retribuzione da portare a casa per i lavoratori, pari a pochi euro in più ogni mese.

È importante notare che la quattordicesima non è concessa a tutte le tipologie di dipendenti e pensionati, a differenza della tredicesima.

Per determinare chi ha diritto a questo bonus, bisogna fare riferimento al contratto nazionale di lavoro CCNL.

Per ciò che concerne i pensionati, ne hanno diritto quelli con un reddito lordo inferiore a 14.657,24 euro.

Tutte e tre le fasce pensionistiche hanno diritto all’intero importo se il loro reddito scende al di sotto di tale soglia; tuttavia, l’importo della pensione aggiuntiva non è più concesso oltre tale limite.

Cosa si sa sull’aumento

L’ultima riduzione del cuneo fiscale, autorizzata nello stesso periodo del Decreto Lavoro di maggio, quest’anno non avrà impatti sulla retribuzione aggiuntiva.

Modello 730
Modello 730-oipamagazine.it

Tale riduzione ha abbassato il cuneo fiscale al 7% per i redditi fino a 25.000 euro e al 6% per i redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro.

Nonostante la precedente riduzione, la tredicesima e quattordicesima mensilità potrebbero risentire della nuova riforma fiscale, che prevede una revisione delle attuali aliquote Irpef. Le tariffe riviste sono organizzate secondo la seguente tabella:

  • fino a 15000 euro di redditi, il 23%;
  • da 15000 a 28000 euro di redditi, il 25%;
  • da 28000 a 50000 euro di redditi, il 35%;
  • dai 50000 euro in su di redditi, il 43%.

Indipendentemente dal sistema di revisione che lo Stato attuerà, avrà inevitabilmente un impatto sulle tasse che lavoratori e pensionati saranno tenuti a pagare e, di conseguenza, ne risentiranno anche gli importi della loro tredicesima e quattordicesima.

Le ipotesi avanzate dal Governo

Una teoria alternativa potrebbe essere quella di valorizzare tempestivamente i valori della tredicesima e della quattordicesima attraverso un meccanismo che riduca le tasse.

Secondo il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il Governo ha proposto un piano per attuare una detassazione della tredicesima mensilità, nonché dell’eventuale quattordicesima aggiuntiva, se prevista dal contratto di lavoro.

L’attuazione di un piano di questo tipo richiede una notevole allocazione di risorse. Per determinare l’esatta copertura finanziaria è necessario predisporre il NADEF, ovvero la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza.

Pertanto, resta da vedere durante il quarto trimestre se le cifre aumenteranno entro il 13 dicembre di quest’anno o se saranno ritardate fino al 14 luglio e al 13 dicembre 2024.

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