Car sharing: cos’è, come funziona, i vantaggi

Avete mai sentito parlare di car sharing? Se la risposta è negativa siete nel posto giusto. In questo articolo andremo a spiegarvi che cos’è il car sharing e in che cosa viene utilizzato.

Car sharing
Car sharing- Oipamagazine.it

Dopo aver letto il testo che stiamo per proporvi anche voi Finalmente sarete potrete intervenire ogni qualvolta si parla di car sharing.

Che cos’è il car sharing

Oggi come oggi l’espressione “Car Sharing” è diventata molto comune al punto che molti ne fanno un largo utilizzo. Facendo una traduzione, in italiano vuol dire “auto condivisa”.

In poche parole si fa riferimento ad una soluzione di mobilità che risulti essere sostenibile e che quindi rispetti l’ambiente. Una pratica che in Italia sta prendendo piede proprio come è accaduto nel resto del mondo.

Numerose sono le macchine che tutti i giorni vengono condivise, una pratica molto comoda che può essere utilizzata attraverso il proprio smartphone dopo aver scaricato la giusta applicazione.

Insomma si tratta di una soluzione abbastanza comoda se si pensa al fatto che nessuno di noi sarà costretto a pagare il bollo dell’auto né tantomeno l’assicurazione o la benzina.

Senza dimenticare però quanto il car sharing sia importante per l’ambiente in quanto noleggiare un’auto riduce notevolmente il numero di veicoli in strada. In questo modo nelle strade delle città ci saranno meno auto e l’aria sarà più pulita.

L’origine del car sharing

Quindi, oggi come oggi, il car sharing risulta essere un qualcosa utilizzato da molti. Ma quando è nato? Da chi è stato inventato? Prima di dare una risposta a queste domande è bene sapere che non esiste un vero e proprio inventore del car sharing in quanto ancora ad oggi non è stato identificato.

Il primo tentativo di car sharing avvenne nel 1948, dopo pochi anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale, presso una cooperativa abitativa di Zurigo. Qui all’epoca fu attivata la Selbstfahrergenossenschaft, ossia il primo servizio secondo il quale si andava a condividere la propria autovettura.

App per il car sharing
App per il car sharing- Oipamagazine.it

Numerosi furono i progetti che nacquero durante gli anni Settanta tra cui il Wittcar di Amsterdam, il Prokotip della Francia e il Suffolk del Regno Unito. Dal 1990 però, in numerosi altri Paesi del mondo, iniziò a diffondersi l’idea di una soluzioni più duratura.

Nel 1994 infatti nacque il Communauto, mentre nel 1998 ci fu l’origine del Car Sharing Portland. Si tratta di una pratica che anche in Italia è riuscita ad ottenere successo. Basti pensare che il primo progetto di auto condiviso nel nostro Stato avvenne nel 2001 nella città di Milano.

Qui alcuni soci di Legambiente diedero vita al servizio Milano Car Sharing. Nello stesso anno il Ministero dell’Ambiente diete vita ad un programma che prese il nome di iniziativa Car Sharing che riuscì a coinvolgere più di 10 città italiane.

L’obiettivo di questo progetto era quello di:

 “assecondare la nascita di servizi locali purché rispondano a standard qualitativi e prestazionali minimi uguali a livello nazionale e adottino tutte le misure necessarie a garantire l’interoperabilità tra i vari servizi locali“.

Una vera e propria rivoluzione ci fu nel 2013 anno in cui iniziarono ad essere utilizzati i primi servizi di free-floating, conosciuti anche con l’espressione di flusso libero, secondo il quale ogni vettura poteva essere parcheggiata in qualsiasi punto della città a patto che tutto ciò avvenisse in una precisa area di copertura.

Basta guardarsi un po’ intorno e scoprire che in Italia il Car sharing è abbastanza diffuso. Numerosi sono gli operatori che operano in questo settore tra cui Drive Now, Enjoy, Car2Go e Share’Ngo.

Infatti, nel 2019 ci sono stati circa 12 milioni di noleggio tramite i servizi proposti dal car sharing free floating. Ma in che modo utilizzare un’auto condivisa?

Per riuscirci non si dovrà far altro che scaricare l’applicazione e, dopo aver effettuato la registrazione, attraverso la geolocalizzazione si potrà visualizzare una mappa interattiva in cui compariranno tutte le macchine nelle vicinanze.

Per aprire un auto condivisa non si dovrà far altro che utilizzare le chiavi che si trovano al suo interno. Ovviamente, prima di iniziare il proprio viaggio a bordo di questi veicoli, è molto importante verificare se ci siano o meno dei danni in quanto l’operatore dovrà capire da chi è stato commesso e quindi farsi rimborsare.

Alla fine del percorso è molto importante ricordarsi di lasciare la chiave proprio dove è stata trovata e procedere alla comunicazione del termine del noleggio tramite l’app. Per ciò che concerne il raggio entro il quale è possibile spostarsi con il car sharing, è importante controllare le condizioni che l’operatore ha stabilito.

Tutte le altre informazioni sul Car sharing

Un’altra cosa molto importante da sapere è che un’auto condivisa può essere parcheggiato ovunque. Esistono però delle eccezioni, ossia dei parcheggi che non possono essere utilizzati ossia in aree occupate da mercati o in cui deve essere fatta una pulizia delle strade.

Inoltre, colui che prende una multa nel momento in cui guida un’auto condivisa, l’operatore del car sharing riuscirà a risalire al conducente e quindi a provvedere all’addebito.

Per guidare un’auto condivisa, l’unico requisito da rispettare è quello di avere una patente di guida. Nel caso in cui si tratta di neopatentati, è importante che questi abbiano la patente da almeno un anno.

Un operatore di car sharing lascia sempre l’auto con il serbatoio pieno. Potrebbe capitare però che il livello della batteria o del carburante scenda sotto una precisa soglia. In quel caso l’utente potrà fare benzina ed ottenere in cambio un voucher oppure alcuni minuti di guida gratis.

Auto condivisa
Auto condivisa- Oipamagazine.it

Fino ad oggi ancora non è stata stabilita una tariffa comune per tutti gli operatori di car sharing anche se in linea di massima si parla di una consumo tra i 20 e i 30 centesimi per ogni minuto anche se poi esistono delle tariffe fisse per coloro che desiderano procedere al noleggio per un periodo più lungo.

Se si ha intenzione di procedere al car sharing per spostamenti molto brevi, di sicuro il costo sarà molto più basso se si fa il confronto con un’auto di proprietà visto che non si dovranno pagare spese fisse né tantomeno assicurazioni e tasse.

Vantaggi del car sharing

Potrebbe essere questa una soluzione perfetta per spingere le persone a non acquistare auto così che si possa dare un aiuto all’ambiente. Ma vediamo insieme 1uali sono i vantaggi e gli svantaggi del car sharing.

I vantaggi nell’utilizzare un’auto condivisa si presentano nel fatto che si ha sempre un’auto moderna a disposizione e che non si deve sostenere nessun costo di manutenzione né tantomeno pagare l’assicurazione, il bollo oppure fare benzina.

Si tratta di una soluzione perfetta che dà la possibilità di veder diminuito il numero di veicoli sulle strade. Inoltre si potrà parcheggiare senza pagare nulla anche nelle aree a pagamento ed inoltre è possibile circolare anche nelle zone in cui è presente il blocco del traffico.

Ma quali sono invece i lati negativi? Tra gli svantaggi troviamo il fatto che bisogna dipendere dalla disponibilità che l’operatore ha e che non sempre è possibile trovare delle auto vicine a noi. Anche se si tratta di un servizio molto utilizzato, il car sharing potrebbe anche non essere presente nei piccoli centri.

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