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Economia e Finanza

A questi pensionati spettano 5 anni di arretrati ma forse neanche lo sanno

Non è facile per un pensionato districarsi nel mondo della digitalizzazione. Ecco perché capita che molti non sappiano che gli spettano 5 anni di arretrati della pensione.

Durante i periodi di turbolenza economica, come quello attuale in cui il costo della vita continua a salire, è fondamentale avere una conoscenza approfondita dei propri diritti legali.

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È importante essere informati del processo necessario per ottenere eventuali prestazioni pensionistiche precedentemente non pagate che potrebbero essere maturate fino a 5 anni prima.

Non sempre è possibile conoscere tutti i benefici, i diritti e le agevolazioni a proprio favore. Anche le persone più esigenti possono trascurare qualcosa.

Per far fronte a questo, l’INPS offre una serie di servizi ai pensionati in modo che possano controllare gli importi delle loro mensilità pensionistiche e le eventuali variazioni intervenute.

Uno dei servizi più preziosi è il cedolino INPS, che consente di verificare l’importo della mensilità erogata e le motivazioni di eventuali conguagli.

Questo servizio è accessibile anche tramite dispositivi mobili e richiede l’autenticazione prima di guidare l’utente attraverso una serie di domande.

Inoltre, il Consulente Digitale è uno strumento che aiuta i pensionati a individuare eventuali prestazioni aggiuntive da aggiungere alla propria pensione.

Per coloro che non sono ancora a proprio agio con dispositivi e servizi digitali, è disponibile un’assistenza esperta presso un patrocinio.

È fondamentale consultare il modello OBIS/M, un documento che riassume tutte le informazioni sulle pensioni in corso di erogazione, per verificare che non vi siano importi dovuti.

5 anni di arretrati che possono far aumentare di molto la pensione

I diritti inespressi, che si riferiscono a diritti, benefici e concessioni dovuti ma non ricevuti, possono verificarsi per vari motivi.

A volte, l’organizzazione responsabile della fornitura di questi diritti commette errori o non aggiorna i propri database, mentre altre volte, la colpa può essere dello stesso pensionato.

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Ad esempio, se cambia la situazione reddituale di un pensionato e questi non lo denuncia, come nel caso di aggiunta di un familiare a carico.

I diritti inespressi possono includere una varietà di benefici, come gli aumenti sociali, la quattordicesima e le integrazioni al trattamento minimo.

Si tratta, in sostanza, di diritti non concessi perché non richiesti. I diritti inespressi spettano generalmente a chi ha pensioni basse e si ottengono compilando apposita domanda da presentare all’INPS.

Come inoltrare la domanda

Per ottenere il riconoscimento di diritti non riconosciuti in precedenza è indispensabile presentare apposita istanza all’INPS, in quanto tali diritti non sono concessi in via automatica.

Non è molto noto tra i pensionati che questa azione possa comportare un aumento della loro pensione, che può essere molto utile in un momento di crisi.

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È quindi di fondamentale importanza controllare spesso il rateo della pensione, che con i nuovi servizi INPS si può fare comodamente da casa.

Una volta accertato che il diritto inespresso spetta al richiedente, questi deve presentare idonea istanza e fornire tutta la documentazione necessaria.

In tal modo, il pensionato può avere diritto a un massimo di cinque anni di pagamenti dovuti, con conseguente aumento significativo della pensione.

È importante sempre tenersi aggiornati sullo stato della propria pensione, perché qualcosa di importante potrebbe sfuggire.