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Economia e Finanza

Pensione a 57 anni per tutte queste categorie: possono averla ma neanche lo sanno

Andare in pensione a 57 anni diventa possibile per alcune categorie di lavoratori. Andiamo a vedere chi ed i requisiti richiesti.

Fila di persone – Oipamagazine.it

Da molto tempo si sta lavorando per arrivare a una soluzione pensionistica che consenta di uscire anticipatamente dal lavoro, cercando di conciliare il bisogno di ridurre la spesa pendente sullo Stato, evitando se possibile il “botto” in stile 2011.

A patto che ai lavoratori venga data la garanzia di accedere alla pensione ricevendo una somma congrua alle loro aspettative reali.

Attualmente, tra le varie limitazione delle pensioni anticipate è che penalizzano chi intende accedervi con un assegno pensionistico inferiore a quello che rispettando la tempistica della legge, sarebbe finito nelle sue tasche.

È dunque fattibile andare in pensione in anticipo, ma ci sono delle conseguenze. Quali sono le categorie di lavoratori che possono richiedere la pensione anticipata a 57 anni?

Coloro che hanno maturato i requisiti necessari, sia anagrafici che contributivi, possono farlo. Tuttavia, rispetto al passato, le scelte sono state parecchio ridotte.

Vediamo, dunque, quali sono le categorie di lavoratori che possono farlo e quali opzioni esistono per arrivare a questo obiettivo.

Pensione anticipata per gli invalidi civili

Una prima tipologia di lavoratori che può trarre vantaggio dal pensionamento anticipato all’età di 57 anni sono gli invalidi civili con percentuale di disabilità dell’80%. Per avanzare la richiesta è obbligatorio:

  • aver versato 20 anni di contributi;
  • aver compiuto il 56° anno di età per le donne e il 61° anno di età per gli uomini.

La distribuzione, comunque, a causa del “periodo finestra” previsto per legge (12 mesi tra la presentazione della richiesta e il ricevimento della pensione), si verificherà quando le donne raggiungono i 57 anni di età e gli uomini i 62 anni.

La RITA consente la pensione anticipata

I disoccupati o inattivi da più di due anni, i quali hanno versato contributi per almeno cinque anni in un fondo pensione, sono autorizzati ad usufruire della pensione anticipata tramite la RITA, ovvero la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

Pensione anticipata-oipamagazine.it

In effetti, coloro che hanno aderito ad un fondo pensione e hanno versato i contributi per almeno 5 anni, potrebbero richiedere una rendita dal loro fondo pensione se si trovano in uno stato di disoccupazione o inattività da oltre 24 mesi.

In tal caso, potrebbero attingere a tutto o parte del loro saldo accumulato, a patto che abbiano un’età inferiore di massimo 5 anni in confronto a quella richiesta per la Pensione di 10 anni o di Vecchiaia, se si considera la RITA, e abbiano maturato i 20 anni di contributi necessari per aderire alla stessa.

Tuttavia, questa non è una situazione permanente, ma viene erogata (ogni mese o ogni tre mesi) per il periodo necessario al raggiungere i requisiti necessari per ottenere la pensione di vecchiaia o di anzianità.

Inoltre, la RITA non può essere cumulata con altre forme di pensionamento anticipato, tipo l’Opzione donna o la pensione anticipata ordinaria.

Questo vuol dire che se si soddisfano i requisiti per queste forme di pensionamento, diventa ugualmente possibile avanzare richiesta per la rendita integrativa temporanea anticipata.

Lavori usuranti

Una chance finale per la pensione anticipata all’età di 57 anni è per coloro che hanno svolto mansioni considerate usuranti, i quali potranno usufruire della Quota 41, un provvedimento che permette di richiedere il pensionamento anticipato se sono stati versati 41 anni di contributi.

Quota 41-oipamagazine.it

Ciò implica che coloro che hanno iniziato a lavorare prima di compiere 16 anni, a 57 anni vanno in pensione.

È importante sottolineare che la legge italiana permette a determinati lavori di essere svolti al compimento dei 16 anni d’età, come ad esempio barista o cameriere.