Pensione a 55 anni, arriva la conferma dall’INPS ma solo per queste categorie

Andare in pensione a 55 anni si può, se si soddisfano determinati requisiti. Vediamo quali sono le opzioni disponibili.

Pensione a 55 anni
Pensione a 55 anni – Oipamagazine.it

Smettere di lavorare e godersi gli anni della maturità è un sogno per molti, per altri una meta irraggiungibile. È per questo che ogni volta che si sente parlare di riforma delle pensioni, come in questi giorni, il fermento cresce. Ultimamente, in particolare, si parla della possibilità di andare in pensione a 55 anni, o comunque molto prima dei soliti 67. Come si fa?

Come funziona la pensione ad oggi

Se c’è una certezza riguardo alla pensione oggi è questa: si può andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età, con 20 anni di contributi. Questa soglia d’età è un parametro variabile: è stata confermata per il 2023 ma viene rivalutata periodicamente in base ai dati ISTAT sulla speranza di vita media, perciò potrebbe cambiare. 

E se non si arriva a 20 anni di contributi? In quel caso, per arrivare alla pensione si dovranno aspettare i 71 anni d’età. Questi sembrano di per sé requisiti quasi irraggiungibili, ma la situazione peggiora per categorie ancora più svantaggiate. La legge di Bilancio 2023 prevede delle misure rivolte proprio a queste persone, vediamo quali.

APE sociale e Opzione donna

Esistono due iniziative, recentemente prorogate al 2023, che si rivolgono alle categorie di lavoratori più svantaggiate.

Pensione a 55 anni
Pensione a 55 anni – Oipamagazine.it

La prima è l’APE sociale, prorogata fino al 31 dicembre 2023. La misura riguarda i lavoratori che hanno raggiunto almeno i 63 anni e che svolgono mansioni usuranti, sono invalidi civili al 74% o lavoratori che hanno esaurito l’assegno di disoccupazione e caregivers. In base a questa disposizione, l’INPS erogherà loro un assegno fino al raggiungimento dell’età per andare in pensione. 

La seconda iniziativa prorogata al 2023 è Opzione donna, e si rivolge a lavoratrici che abbiano almeno 60 anni d’età e 35 anni di contributi. Queste lavoratrici dovranno essere caregivers, invalide o aver subito un licenziamento. In più, la soglia d’età per la pensione prevista da questa misura si abbassa di un anno per ogni figlio

Andare in pensione a 55 anni con Quota 41

In questi giorni si parla di Quota 41, una nuova misura che consentirebbe di andare in pensione a 55 anni, ma ad alcune condizioni.

Andare in pensione a 55 anni, quindi, è possibile, ma solo se il lavoratore in questione ha versato almeno 41 anni di contributi a partire da prima dei 19 anni. Questo significa che possono andare in pensione a 55 anni solo coloro che hanno iniziato a lavorare a 14 anni.

Pensione a 55 anni
Pensione a 55 anni – Oipamagazine.it

In più, è necessario appartenere a una categoria di tutela. Fanno parte di questa categoria tutti coloro che hanno svolto lavori usuranti, hanno un’invalidità riconosciuta al 74% oppure assistono da almeno 6 mesi familiari portatori di handicap grave

Altre opzioni disponibili

Soddisfare i requisiti così stringenti della Quota 41 può essere davvero complicato. La possibilità di andare in pensione a 55 anni, però, è aperta anche a chi ha versato 30 o 20 anni di contributi, a condizione che sia un invalido.

In particolare, questa opzione è riservata a donne non vedenti che abbiano maturato 10 anni di contributi nel settore privato. Le lavoratrici autonome, invece, potranno andare in pensione a 56 anni. Ancora, gli uomini non vedenti raggiungeranno la pensione a 56 anni da lavoratori dipendenti e 61 se sono autonomi, in entrambi i casi con 10 anni di contributi

L’opzione della pensione a 55 anni interessa poi i soggetti che abbiano un’invalidità civile riconosciuta come superiore a 2\3, e inabilità permanente assoluta. Questi lavoratori, infine, devono aver recentemente maturato almeno 5 anni di contributi e terminato la propria attività lavorativa.  

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