Maxi aumento in busta paga di 1200 euro, chi potrebbe averli sul conto

Un importante trattamento integrativo sta rendendo felici milioni di italiani. Infatti, ci sarà un vistoso aumento mensile in busta paga per alcune categorie di lavoratori. Si tratta dell’ex Bonus Renzi, il quale ha cessato di esistere nel 2020. Oggi, però, esso sarà maggiormente sostanzioso rispetto a prima. Chi potrà ricevere questo elevato aumento in busta paga? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa manovra finanziaria approvata dal nuovo Governo Meloni. Scopriamo tutti i dettagli in merito.

sportello banca
sportello banca- Oipamagazine.it

Stiamo vivendo un periodo molto complicato dal punto di vista economico e finanziario. L’inflazione elevata e i rincari in ogni settore della nostra vita quotidiana stanno mettendo in grossa difficoltà moltissime famiglie del nostro Paese. Quando si leggono notizie inerenti bonus oppure trattamenti integrativi in busta paga, quindi, esse non possono fare altro che immenso piacere.

Tutti i lavoratori dipendenti in busta paga hanno diversi vantaggi. Ma questa nuovo riformulazione dell’ex Bonus Renzi – poi ribattezzato Bonus Irpef – ha ampliato questo importante contributo, che andremo ad analizzare, anche ad altre categorie di cittadini del nostro Paese. Ci riferiamo ai disoccupati e ai lavoratori atipici. In quest’ultima categoria rientrano tutti i lavoratori in possesso di un contratto di lavoro non standard, vale a dire diverso rispetto a quello dei lavoratori dipendenti o autonomi.

Nella categoria appena descritta, per esempio, rientrano tutti i lavoratori part time o quelli a lavoro temporaneo-interinale.

Netto aumento in busta paga: ecco i dettagli

L’importante trattamento integrativo verrà anticipato in automatico dal datore di lavoro ed erogato dall’INPS. Il lavoratore che potrà beneficiare di questo aiuto, quindi, vedrà recapitarsi in automatico i soldi in più sul suo conto corrente. Non sarà, dunque, necessario presentare alcuna domanda o fare alcuna richiesta. Tutto molto semplice e automatico.

Aumento busta paga
Aumento in busta paga – Oipa Magazine

In cosa consiste questo aumento in busta paga? Come detto, esso prende spunto dall’ex Bonus Renzi o Bonus Irpef. Il trattamento integrativo può arrivare fino a un massimo di 1.200 euro all’anno, con punte di 120 euro massime al mese. Inoltre, la quota varia in base al reddito del beneficiario.

Il bonus potrà essere erogato mensilmente in busta paga oppure tutto insieme a fine anno in sede di 730. Questa seconda opzione è quella maggiormente consigliata, dal momento che verranno evitati tutti i problemi e i rischi in merito all’aver diritto o meno al bonus.

A chi spetta l’aumento in busta paga?

I lavoratori e tutti i contribuenti con un reddito inferiore a 15 mila euro all’anno avranno diritto all’intero bonus di 1.200 euro. Esso verrà riconosciuto in quote giornaliere. Per il resto, il valore di questo trattamento integrativo in busta paga varia in base al reddito. Come? Simulando il reddito annuale ricavato dall’effettivo lavoro svolto dalla singola persona.

Aumento
Aumento in busta paga: ecco a chi spetta e tutto quello che c’è da sapere in merito – Oipa Magazine

Ci sono, inoltre, varie detrazioni che possono essere prese in considerazione dall’INPS sul calcolo dell’effettivo valore del trattamento integrativo in busta paga da poter dare al singolo lavoratore. Esse riguardano alcune detrazioni per familiari a carico, le detrazioni sugli interessi dei mutui e quelle per le spese edilizie, sanitarie e per i prestiti.

Abbiamo già accennato ad alcune categorie alle quali spetta questo bonus. Si sono menzionati, quindi, i lavoratori dipendenti, sia in riferimento al settore privato che a quello pubblico. Inoltre, si è già accennato anche ai disoccupati e ai lavoratori atipici. Ma non è finita qui.

Infatti, potranno beneficiare del bonus anche gli stagisti e i borsisti, i soci lavoratori delle cooperative, chiunque si adoperi in lavori socialmente utili e tutti i lavoratori attualmente in cassa integrazione. Infine, anche i pensionati avranno la possibilità di ricevere questo trattamento integrativo sulla loro pensione, a patto che essi siano percettori di pensioni INPS.

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