Ipo Porsche 2023: tempistica, stime

Porsche è una casa automobilistica tedesca, con sede a Zuffenhausen (Stoccarda), impegnata nel settore delle auto sportive.
La storia automobilistica tedesca è strettamente intrecciata con quella del fondatore, Ferdinand Porsche e del figlio Ferdinand Anton Porsche, detto Ferry, poiché durante il periodo nazista, Adolf Hitler affidò allo studio di progettazione Porsche il compito di costruire un’auto popolare tale da motorizzare la Germania; da tale progetto nacque la Volkswagen (auto del popolo). Nel corso della sua storia, la Porsche si è imposta nelle competizioni e nell’immaginario collettivo come la sportiva tedesca per eccellenza. Dopo anni di tentativi di acquisire il controllo di Vag (Volkswagen Aktiengesellschaft), nel 2012 è proprio quest’ultima ad acquisire il 50,1% del capitale di Porsche, la quale aveva attraversato alterne vicende finanziarie; ad oggi il Gruppo Volkswagen detiene il controllo totale della casa di Stoccarda Porsche SE (50% delle azioni alle famiglie Porsche e Piech, 50% agli azionisti).


Ipo 2022, tempistica

Recentemente i due CdA di Porsche DE e VW hanno avviato le procedure per l’approvazione del progetto di IPO di Porsche, attraverso il quale il Gruppo Vag intende finanziare i futuri piani di sviluppo nel settore delle auto elettriche; il progetto sembra, ormai, in dirittura d’arrivo e si preannuncia come una delle più grandi IPO in Europa.
Arno Antlitz, CFO del Gruppo VW, ha lasciato intendere che la data prevista potrebbe arrivare nel quarto trimestre del 2022, comunque non prima della fine dell’estate, e l’intesa con Porsche Automobil Holding SE sembra essere in fase avanzata. A quanto pare, in caso di offerta pubblica, il capitale sociale verrebbe ripartito al 50% tra azioni ordinarie e azioni privilegiate, con il 25% di queste ultime collocate sul mercato (Porsche share price).
VW continuerebbe ad avere la maggioranza ma a Porsche AG andrebbe il 25% delle azioni acquistate direttamente da Volkswagen allo stesso prezzo col quale verranno collocate le azioni privilegiate. Come anticipato, i proventi dell’operazione serviranno per dare ulteriore impulso allo sviluppo e alla produzione di veicoli elettrici e costituire un polo mondiale della produzione ZEV; previsto anche un dividendo speciale agli azionisti, pari al 49% dei proventi.

Mercato potenziale

Accelerazione sull’elettrico, dunque, per VW e Porsche AG, che sperano di aumentare la quota di veicoli elettrici venduti, dal 50% previsto per il 2025, all’80% entro il 2030.
Due fattori, attualmente, generano qualche perplessità: la prima è l’attuale situazione in Ucraina e i dubbi sulla sostenibilità della mobilità elettrica che stanno attraversando proprio le case automobilistiche tedesche e lo stesso Governo di Berlino.
Ad ogni modo, al solo annuncio del possibile sbarco alla borsa tedesca del titolo Porsche, ha fatto fare un balzo alla borsa di Francoforte dell’11% e lo stesso titolo Volkswagen VW ha visto schizzare le proprie azioni (quotazione Volkswagen indice dax). Solo la Porsche, nonostante la pandemia, nel 2020 ha venduto oltre 270mila vetture per ricavi pari a 28mld e utile netto di 4,2mld, mentre i dati di bilancio del Gruppo VW nei primi 3 trimestri del 2021 parlano di 10mld, lo stesso dato dell’intero 2020. Secondo le stime, la IPO Porsche potrebbe raggiungere i 100mld di valore.

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